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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

COLOSSEO

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[NIKON Z50, ISO 100, 1/250 sec. f/5,6 - 17,5 mm] Il più grande anfiteatro di Roma - diametro di 188 metri per l'ellissi maggiore e di 156 metri per l'ellissi minore - fu fatto erigere da Vespasiano nei primi anni del suo regno (69-79 d.C.) nella valle compresa tra Palatino, Esquilino e Celio, nella zona che, in precedenza, era stata occupata dal laghetto artificiale della "Domus Aurea" di Nerone. I lavori di costruzione proseguirono con Tito (79-81), ma l'opera fu terminata completamente soltanto con Domiziano (81-96). La capacità dell'anfiteatro era di circa 73.000 spettatori . L'altezza dell'anello esterno è di quasi 50 metri , tutto in travertino, costituito da 4 piani sovrapposti, di cui i primi tre formati da arcate inquadrate da semicolonne, tuscaniche al primo piano, ioniche al secondo, corinzie al terzo. Un quarto piano cieco è scompartito da lesene, anch'esse corinzie. [NIKON Z50, ISO 125, 1/250 sec. f/5,6 - 16 mm] Le arcate al pianterren

PIAZZA DI SPAGNA E TRINITA' DEI MONTI

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[NIKON Z50 , ISO 100, 1/320 sec, f/6,3 - 16 mm.] Il nome della piazza deriva dal palazzo sede dell'Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede, situato sul lato meridionale della piazza e risalente al 1647. Sulla piazza termina la scalinata di Trinità dei Monti . Il primo a concepire l'idea della scalinata fu il cardinale Mazzarino nel 1660, senza riuscire ad andare più in là dell’esecuzione di alcuni disegni eseguiti dall’architetto d’Orbais. Alla morte del cardinale, avvenuta nel 1661, comparve sulla scena un nobile francese, Ètienne (Stefano) Gueffier, il quale, in un testamento redatto nel 1659, lasciava erede dei suoi beni il convento dei Minimi della Trinità de’ Monti (come recita anche la targa posta lungo la scalinata), a patto che 400 scudi fossero destinati a spianare il tracciato per la scalinata e 20.000 venissero destinato alla scalinata stessa. Si dovette attendere però il 1720 circa, quando il progetto dell'architetto Francesco de Sanctis fu approvato dai Franc

FONTANA DI TREVI

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[NIKON Z50 , ISO 100, 1/400 sec, f/7,1 - 16 mm.] La Fontana di Trevi è la fontana più ammirata di Roma e la più nota a livello internazionale grazie ad alcune scene del film “La dolce vita” di Fellini. La grande fontana copre tutto il lato minore di palazzo Poli per una larghezza di 20 metri e 26 di altezza . Il prospetto è costituito da un grande nicchione centrale con la calotta a cassettoni, fiancheggiato da un ordine di quattro colonne corinzie sormontate da un grandioso attico sovrastato dallo stemma di Clemente XII sorretto da due fame alate . NIKON Z50 , ISO 100, 1/640 sec, f/9- 130 mm.] Lo stemma è coronato da una balaustra con quattro statue che simboleggiano le quattro stagioni. Nel fronte dell'architrave vi è l'iscrizione:  "CLEMENS XII PONT MAX AQUAM VIRGINEM COPIA ET SALUBRITATE COMMENDATAM CULTU MAGNIFICO ORNAVIT ANNO DOMINI MDCCXXXV PONT VI",  ovvero "Clemente XII Pontefice Massimo decorò con ornamento magnifico l'Acquedotto Vergine, celebre p